E’ uscita la mappa ufficiale del Cammino!

E’ uscita la mappa ufficiale in scala 1:25.000 del Cammino dei Briganti, realizzata da Edizioni Il Lupo. Vi ricordiamo che il cammino si percorre con guida e mappa, solo la mappa non è sufficiente per non perdere la via, e la guida vi fa entrare nello spirito di questo Cammino, senza perdereste molto. Quindi vi consigliamo di procurarvi entrambe.

La mappa la potete trovare sul Cammino per ora al Casale Le Crete e a Tagliacozzo (Cartolibreria Grossi). Online sul sito di Edizioni Il Lupo e su altre librerie online. La distribuzione raggiungerà a breve anche gli altri posti tappa, da Sante Marie a Cartore a Magliano a Scurcola.

Un pensiero su “E’ uscita la mappa ufficiale del Cammino!

  1. Livio D'Acuti

    Chi legge queste note probabilmente avrà in mente di percorrere il Cammino, oppure, come nel mio caso, lo ha appena concluso e cerca di prolungare ancora per qualche giorno le sensazioni che ha provato.
    Il cammino lo abbiamo percorso in due (figlio e padre, il primo sempre in testa), mi piacerebbe raccontare la nostra storia ma interesserebbe solo a pochissimi (forse agli amici incontrati in viaggio?) e allora preferisco raccogliere alcuni appunti di viaggio e condividere qualche commento, a partire dalla bella prefazione di Luca Gianotti alla Guida “Il Cammino dei briganti”, che invito tutti a leggere e dalla quale è estratto il brano seguente:
    “Infine in cammino proverete tante bellissime esperienze, sentimenti, emozioni, avventure, incontrerete gente sincera e ospitale, attraverserete paesaggi veri, non addomesticati, suderete, farete fatica, vi perderete …e alla fine sorriderete dentro e fuor di voi, vi abbraccerete…”
    E’ tutto vero, non c’è nulla di retorico, Luca Gianotti coglie bene l’essenza di questo viaggio, i paesaggi sono incontaminati, la natura è al centro dei tuoi pensieri, il caldo e la fatica sono i motori della soddisfazione interiore, la gente è schietta e ospitale, la vita assume un ritmo diverso, una volta provato il quale rimane difficile tornare alla normalità (o a quella ritenuta tale).
    Sul Cammino dei briganti si incontrano tante persone (anche se di molti poi si perdono i nomi), con alcune si percorrono insieme lunghi tratti di strada (nel nostro caso cito almeno Luca, Cristina, Massimiliano e gli amici con il cane Ombra); sul cammino si lega facilmente, si scambiano opinioni e commenti, ci si aiuta nell’orientamento, si passano informazioni, si condivide una sosta (e magari anche una birra), non ci si sente mai soli.
    Nelle strutture che ci hanno ospitato e presso le quali ci siamo adeguatamente ristorati (in un paio di casi al limite delle nostre forze) siamo stati accolti sempre con grandissima cordialità, cortesia e disponibilità, per questo non mi sento di attribuire ad alcuno una o più stelle come si usa nelle graduatorie delle guide specializzate. Un abbraccio ideale e sincero va a tutti loro e anche a tutte quelle persone – e sono state tante – che ci hanno offerto caffè o acqua lungo il cammino o anche solo qualche colorito e piacevole racconto di storia locale. Una domenica pomeriggio a Leofreni sono tornato indietro agli anni della mia adolescenza, quando gli uomini si ritrovavano al bar dopo il pranzo della domenica e giocavano a carte fino all’ora di cena. Mio figlio probabilmente si sarà annoiato, io invece mi sono sentito bene, in pace con me stesso e con il mondo, un vero e proprio “Piccolo mondo antico”.
    In realtà Leofreni non si trova sulla rotta del Cammino dei briganti, ci si arriva facendo una piccola deviazione dal percorso, al termine della tappa di Nesce. Il gentilissimo Gabriele Paluzzi ci viene a prendere con l’auto perché il paese si trova a 8 km di distanza, alloggiamo in un appartamento molto carino nel centro storico e alla sera siamo ospiti della signora Flavia, del papà Angelo, di Gabriele e delle sorelle Francesca ed Elena. Un cena gradevole e oltremodo soddisfacente, una compagnia piacevolissima, un ambiente familiare che abbiamo apprezzato moltissimo. Se mi è consentito un commento disinteressato, mi sento di suggerire di prendere in considerazione questa variante dal percorso: non influisce sul cammino perché si arriva e si riparte esattamente dallo stesso paese: Nesce.
    Concludo con un ultimo commento per coloro che si lamentano del fatto che in alcuni punti le indicazioni non sono chiare, sono carenti o assenti del tutto. Pur condividendo la necessità di un qualche minimo intervento migliorativo, rispondo dicendo che il Cammino dei briganti è bello anche per questo, per quella parte di avventura che accompagna sempre un viaggio vero nella natura. Altrimenti avremmo potuto scegliere di andare a passeggio in città, non vi pare?. Ragazzi: se ce l’ho fatta io – ad essere onesto con l’aiuto dell’esperto e in qualche caso tecnologico navigatore-figlio – beh, allora ce la possono fare tutti, nessuno escluso. Mi rivolgo principalmente agli “under 66”, agli “over 66” mi rivolgerò il prossimo anno.
    Ciao Luca, Massimiliano, Cristina e accompagnatori del cane Ombra (non ricordo i vostri nomi ma ho in mente benissimo il nostro arrivo insieme a destinazione e il “profumo di birra” che “sentivamo” dall’ultimo fontanile…), ciao amici di Bologna, Verona, etc. etc., il ritorno è sempre un po’ velato di nostalgia.

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